Una pietra fossile: la pietra della Lessinia, molto utilizzata per gli arredamenti

Oggi nell’ambito dell’arredamento di design con pietre fossili, parleremo più o meno diffusamente  di una particolare pietra, molto usata in passato: “la Pietra della Lessinia”. Questa già conosciuta come “Pietra di Prun” , è una pietra calcareo-marnosa che si presenta a strati di spessore variabile da 2,5 a 30 cm, con colorazioni rossastre, rosee e talvolta bianco-grigiastre, separati da veli argillosi. I sedimenti più pregiati li possiamo trovare sul Monte Loffa. La Pietra della Lessinia viene sfruttata principalmente per la produzione di lastre, usate per il decoro esterno delle abitazioni, ma ne vengono ricavati anche stupendi complementi di arredo.

Vediamo nel dettaglio la sua storia e il suo utilizzo.
Innanzitutto possiamo distinguere un utilizzo per così dire storico e locale ed un utilizzo non locale. Il suo uso locale affonda le sue radici addirittura nella preistoria. Le case della regione in cui affiora questa pietra, un tempo, venivano costruite in pietra e legno, nonché i rudimentali arredi. Un esempio è dato dalle cosidette “Laste da coèrti” erano destinate ai tetti, sostenute da travi naturali fatte da tronchi di conifere. Le case erano prevalentemente a più piani, una cucina a terra con laste come pavimento, un camino più o meno elaborato fatto con pietre di grosso spessore, la parte esterna tutta in pietra e gli interni ai piani superiori in legno. Inoltre molto spesso i confini fra le proprietà venivano delimitati da queste lastre di pietra fossile di piccolo o medio spessore. Nella zona intorno a Verona e in quasi tutte le città della pianura padana, oltre che per l’edilizia, la Pietra della Lessinia veniva usata per le pavimentazioni dei marciapiedi o per le zone destinate al traffico pedonale. Sin dal medioevo era trasportata via terra fino all’Adige, dove, in porti specializzati proseguiva lungo vie d’acqua. La difficoltà del trasporto la poneva in condizioni di utilizzo meno comune rispetto ad altre pietre. Attualmente questa pietra fossile è usata in maniera prevalente in esterni, ma non disdegna anche l’arredamento interno, integrando gli elementi fossili in un tavolino da salotto in vetro .